Uno scrigno socio-linguistico con oltre 1200 soprannomi censiti a Biancavilla.
“Di cu ti dìciunu?” è un’espressione che spesso ci si sentiva rivolgere da chi voleva capire a quale famiglia si appartenesse. Ebbene sì, prima ancora di chiedere il cognome («comu ti scrivi?»), si faceva riferimento al soprannome per potere individuare l’ambito di parentela.
Succedeva in comunità ristrette, in cui gli appellativi di famiglia erano più “utili” dei dati anagrafici. Come a Biancavilla, dove la prassi resiste ancora oggi, seppure soltanto tra gli anziani.
Questa ricerca di Alfio Lanaia registra circa 1200 soprannomi (personali e di casato) relativi al centro etneo. Per ognuno di essi, quando possibile, vengono indicati significato e ipotesi sull’origine. Ne viene fuori uno studio di antroponimia capace di costituire un contributo al recupero della memoria storica popolare e dell’identità culturale biancavillese.
Per questo saggio, Lanaia ha ricevuto nel 2018 il primo premio, per il settore etnolinguistica, della sesta edizione del concorso “Salva la tua lingua locale”, indetto dall’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia).
Visto il grande apprezzamento dei lettori e l’interesse mostrato da riviste specialistiche, il libro è stato ristampato nel 2021 in una nuova versione aggiornata.
AUTORE | Alfio Lanaia |
8,00 €
Informazioni aggiuntive
Formato | 168 pagine |
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Carta | Avoriata (interna) |
Copertina | Flessibile con alette |
Rilegatura | Brossura fresata |
Anno di edizione | 2018 |
Ristampa | 2021 |