Federico De Roberto

Di origini siciliane, ma nato a Napoli nel 1861, Federico De Roberto si dedicò ad attività di critica letteraria e giornalistica, distinguendosi con sue opere. I Vicerè rappresenta il suo maggiore romanzo (1897), nel quale fa un ampio quadro della decadenza di una famiglia siciliana d’origine spagnola, gli Uzeda. 

Più di Giovanni Verga (che riconobbe come maestro), più dello stesso Luigi Capuana, De Roberto fu fedele ai canoni del naturalismo, contemperandoli tuttavia con uno psicologismo alla Bourget. De Roberto morì a Catania nel 1927.

Tra le sue opere giovanili, ricordiamo La Sorte, pubblicata nel 1887. È una raccolta di otto racconti, nei quali si vede già un certo talento letterario.

Uno di questi racconti, intitolato San Placido, è stato estrapolato e pubblicato da Nero su Bianco Edizioni nel 2018. 

Il volumetto contiene un saggio storico di Placido Sangiorgio, che prova come il contesto sociale e l’ambientazione della novella sia la Biancavilla dell’Ottocento, all’epoca del colera. Danno ulteriore valore alla pubblicazione, un saggio critico di Rosaria Sardo e la prefazione di Antonio Di Grado. 

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