Antonio Di Grado

Antonio Di Grado si è laureato a Catania nel 1972 con una tesi su “Vittorini, tra simbolo e ideologia”, relatore Giuseppe Savoca. Nel 1973 è entrato nei ruoli dell’università come assistente incaricato e nel 1978 è stato nominato assistente ordinario di Letteratura italiana moderna e contemporanea presso la Facoltà di Lettere dell’ateneo catanese.

Dal 1983 professore associato di Storia della critica letteraria nella stessa Facoltà e dal 2000 professore ordinario di Letteratura italiana. Ha anche insegnato Storia e critica del cinema, Storia della critica e della storiografia letteraria, Geografia e storia della letteratura italiana.

È stato designato direttore letterario della Fondazione Sciascia da Leonardo Sciascia. Ha ricoperto l’incarico di assessore alla Cultura nella giunta del Comune di Catania con il sindaco Enzo Bianco.

Ha scritto numerosi saggi e monografie storico-letterarie, tra cui “La vita, le carte, i turbamenti di Federico De Roberto, gentiluomo” (1998). I suoi libri più recenti sono “L’idea che uccide” (2018), “Le amanti del Loin-Près” (2019), “Al di là” (2020), “Scrivere a destra” (2021), “Catania: due o tre cose che so di lei” (2022).

Per Nero su Bianco Edizioni ha scritto la prefazione della novella “San Placido” di Federico De Roberto (tratta dalla raccolta “La Sorte” del 1887), pubblicata con un saggio storico di Placido A. Sangiorgio e un contributo di critica letteraria di Rosaria Sardo.

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